Roma 18 novembre 2015 Donne e relazioni di genere nel Mediterraneo. Movimenti, corpi, diritti
Istituto Storico Italiano per l’Età Moderna e Contemporanea
Biblioteca di Storia Moderna e Contemporanea Via M. Caetani, 32 Roma
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Nel 2015 cade il centenario del genocidio armeno. E’ il primo dei genocidi che hanno insanguinato il secolo scorso; spesso negato o passato sotto silenzio per motivi di “real politik”.
Nell’ambito delle iniziative del CUG per mantenere vivo l’interesse ed il dibattito sul portato e sui rischi che dal pregiudizio portano a discriminazioni e persecuzioni è parso naturale occuparsi del genocidio armeno. Un contributo alla conoscenza e all’affermazione della verità sui crimini contro l’umanità perpetrati in quei tragici anni.
Il giorno 15 settembre alle ore 12.00, presso il Consiglio Nazionale delle Ricerche, Area della Ricerca di Napoli, alla presenza del Presidente del CNR Prof. Luigi Nicolais, del Presidente del Comitato Unico di Garanzia CNR, D.ssa Gabriella Liberati, del Sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, del Presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro, dei Membri del CUG e di altre figure istituzionali coinvolte, sarà inaugurata la Ludoteca “EUREKA! Alla ricerca del gioco”.
Si tratta della mostra di un un ricco carteggio che riguarda le tante donne protagoniste della vita sociale, culturale e politica degli anni venti agli anni settanta dello scorso secolo che a vario titolo si sono interfacciate con Tommaso Fiore ,umanista, scrittore, politico, giornalista e critico che fu una delle figure piu significative del meridionalismo democratico e socialista.Una rilettura del passato per recuperare le radici più autentiche delle grandi battaglie che hanno determinato l'emancipazione femminile e che riannodando i fili di vicende attraverso le esperienze più diver
Il Comitato Unico di Garanzia, ha sollecitato la Dirigenza dell’Ente, i Responsabili coinvolti, le OO.SS. locali a prevedere, nei due garage (Sede Centrale e Taurini), un posto auto a disposizione delle nostre colleghe in gravidanza o in allattamento.
Questo segnale di cortesia, esempio di sensibilità di genere dell’Ente, è finalmente un concreto aiuto alle nostre colleghe che possono così più agevolmente trascorrere questo periodo di attesa, conciliando vita e lavoro.
I posti verranno assegnati numericamente al più presto, assieme ai quattro destinati ai disabili.